Training di abilità sociali
di Enrico Micheli
LEZIONE 1
LEZIONE 2
Si organizzano cinque giochi: gioco dello specchio, esprimere con la faccia un determinato sentimento, gioco della scatola magica, gioco dei gesti, riconoscere una persona al tatto.
Primo gioco: si formano sei coppie, ciascuna composta da un ragazzo e da un educatore; il ragazzo è lo specchio dell'educatore e quindi deve riprodurre ogni suo gesto e ogni sua espressione.
Secondo gioco: come lezione precedente.
Terzo gioco: un contenitore vuoto diventa una scatola magica da cui ciascuno può pensare di estrarre qualsiasi cosa e di mostrarla agli altri con l'uso dei gesti. Lo psicologo comincia il gioco fungendo da modello per i ragazzi, che devono indovinare cosa ha estratto; poi passa la scatola al ragazzo che gli è seduto a fianco, il quale deve riprodurre il gesto dello psicologo e quindi estrarre un'altra cosa da mimare. Si procede fino a che tutti i ragazzi hanno rappresentato con i gesti la funzione o la forma della cosa che hanno estratto dalla scatola magica.
Quarto gioco: comunicare qualcosa ad un'altra persona utilizzando solo i gesti. Su suggerimento dello psicologo, ciascun ragazzo dice gestualmente qualcosa al compagno che ha a fianco.
Quinto gioco: riconoscere una persona al tatto. A turno, ogni ragazzo viene bendato e fatto girare su se stesso in modo da disorientarlo; quindi viene condotto davanti ad un compagno o un operatore: il ragazzo deve cercare di riconoscere di chi si tratta servendosi solo delle informazioni raccolte col tatto.
La presentazione di sé è una delle abilità sociali più importanti, in quanto rappresenta il primo approccio per la costruzione di una relazione con una nuova persona. Tale abilità implica la capacità di prendere l'iniziativa in una conversazione, o comunque la capacità di rispondere in maniera adeguata all'iniziativa dell'altro. E' chiaro quindi che il compito di presentarsi, proprio per la sua valenza sociale e per le abilità comunicative che richiede, è causa di grosse difficoltà per i soggetti autistici. I ragazzi del corso infatti, pur potendo disporre di un modello di presentazione (lo psicologo), non sempre sono stati capaci di eseguire il compito in modo adeguato, manifestando a volte dei comportamenti bizzarri, a volte l'incapacità, o la difficoltà, a fornire più di un'informazione oltre al semplice nome.
LEZIONE 3
LEZIONE 4
L'uso adeguato dello sguardo è un'abilità non spontanea nei soggetti autistici e spesso molto difficile da imparare: il gioco del cosa è cambiato aveva appunto lo scopo di "obbligare" i ragazzi ad utilizzare lo sguardo in maniera appropriata e funzionale per un tempo sufficientemente lungo da consentire loro di raccogliere delle informazioni sulle persone presenti nella stanza. La mancanza di sguardo diretto verso gli altri è infatti una delle manifestazioni più frequenti all'interno della sindrome autistica, e rende particolarmente difficile l'uso della vista come strumento di conoscenza sociale, di conoscenza cioè non solo del mondo materiale, ma anche delle persone che lo abitano.
LEZIONE 5
Ogni ragazzo sfoglia una rivista con il proprio educatore fino a trovare una foto o un'immagine interessante: questa deve servire da spunto per una conversazione tra i due che segua lo schema di una traccia consegnata a ciascun operatore. La traccia prevede la formulazione di domande aperte secondo turni ben precisi (l'operatore fa una domanda, il ragazzo risponde e fa una domanda a sua volta; e così di seguito). Compito dell'operatore è di incoraggiare e aiutare il ragazzo a formulare delle domande, in modo che impari a portare avanti una conversazione con un'altra persona.
Come lezione 3. La differenza sostanziale è che i ragazzi non si muovono in gruppo, ma vanno e tornano dal bar da soli per imparare a muoversi nell'ambiente in modo il più possibile autonomo. Gli educatori seguono a distanza e si riuniscono ai ragazzi solamente dentro al bar e successivamente in aula.
Oltre a quello del fazzoletto (lezione 1) si introduce un gioco nuovo: tutte le persone, eccetto una, si sistemano in cerchio al centro dell'aula; la persona che è rimasta fuori si muove in senso orario attorno al cerchio finchè tocca qualcuno sulla schiena. Chi viene toccato deve lasciare la sua posizione e cercare di recuperarla correndo attorno al cerchio nella direzione opposta rispetto a chi l'ha toccato. Vince chi per primo arriva alla posizione lasciata libera; l'altro resta fuori e il gioco ricomincia.
ABILITA' SOCIALI
LEZIONE N.6
Temi principali:
conversazione con un educatore
esercizi per aumentare il contatto oculare
esercizi di interpretazione di gesti strumentali e sociali
Svolgimento della lezione
- Arrivo al Centro ed accoglimento secondo la routine consolidata
- Sistemazione in aula e conversazione iniziale
*1 - In aula
*1 - "Vediamo oggi chi vince": gioco in coppia con un compagno
*2 - Conversazione con un educatore
*2 - Ogni ragazzo in coppia con un educatore sfoglia libri, riviste o disegna. L'educatore intavola una conversazione basata su quanto il ragazzo sta facendo, promuovendo la comunicazione spontanea ponendo al ragazzo domande aperte
- Attività all'aperto
- Break in cucina e conversazione
*3 - In aula: esercizi di comunicazione non verbale, per migliorare il contatto oculare, per riconoscere gesti strumentali o sociali
*3 - "Cosa è cambiato": in coppia, uno dei due ragazzi modifica un particolare del proprio abbigliamento, il compagno dovrà indovinare la modificazione prodotta
- Sostenere lo sguardo: in coppia i ragazzi guardano direttamente negli occhi il compagno per quindici secondi
- Il conduttore al centro del gruppo invita ad indovinare il significato di gesti quali ad es. "Vieni" facendo cenno con il dito indice - "Attento!" minacciando con il dito indice - "Guarda" indicando con il dito indice
Gli esercizi volti ad aumentare l'abilità di mantenere
il contatto oculare con un interlocutore sono spesso fonte di ansia nei ragazzi colpiti da autismo. Infatti l'evitamento dello sguardo o la labilità con cui il contatto viene mantenuto sono una delle caratteristiche del quadro sindromico.Tuttavia i ragazzi del corso non hanno mostrato di avere avuto particolari difficoltà, tant'è che si è passati dai trenta secondi iniziali al minuto finale. C'è da notare che il sostenere lo sguardo, senza batter ciglio, per un minuto, a volte anche per chi non ha problemi può essere faticoso se non difficoltoso.
- Gioco collettivo finale e saluto
LEZIONE N.7
Temi principali:
attività in coppia con un compagno
riconoscere emozioni e sentimenti in spezzoni di film
consumare una merenda presso un locale pubblico
Svolgimento della lezione
- Arrivo al Centro ed accolgimento secondo la routine consolidata
- Sistemazione in aula e conversazione iniziale
*1 "Vediamo oggi chi vince"
*1 Vedi la Lezione N°6
- Gioco libero all'aperto
*2 Riconoscere sentimenti ed emozioni in spezzoni di film
*2 Si sono visionati fotogrammi di film in cui gli interpreti esprimevano emozioni quali: felicità, tristezza, rabbia, stupore e paura. I ragazzi al termine di ciascun spezzone dovevano dire di quale sentimento si trattava nel fotogramma visionato
E' seguita una conversazione in cui ognuno era invitato a raccontare in quali situazioni avevano provato sentimenti analoghi
*3 Consumare un break in un locale pubblico
*3 Il gruppo si è recato, a piedi, da Mc Donalad's un locale distante circa un chilometro, il percorso è stato un utile momento per esercitare abilità di autonomia e di comportamento adeguato all'esternounito all'esercizio di routines sociali (accomodarsi ai tavoli, ordinare, aspettare la consumazione, ringraziare, salutare) e di conversazione in un locale pubblico
L'uscita collettiva da Mc Donald's ha dato modo di osservare e registare il comportamento dei ragazzi in situazioni sociali. E' interessante notare che, ai comportamenti corretti ed adeguati tenuti sia durante il percorso che dentro il locale, non hanno corrisposto altrettanti comportamenti che denotassero un interesse sociale per l'esperienza che il gruppo andava facendo. Quasi che lo scopo dell'uscita, che pure il gruppo aveva proposto, non fosse tanto lo stare assieme in un luogo piacevole, quanto il mangiare cose diverse rispetto alle merende fatte al momento del break al Centro. Tant'è che, una volta ordinata la consumazione, la conversazione e lo scambio di opinioni su quanto stava accadendo è sempre stata sollecitata dal conduttore del gruppo.
- Gioco collettivo finale e saluto
LEZIONE N.8
Temi principali:
conversazione con un educatore
allenamento al problem solving sociale
Svolgimento della lezione
- Arrivo al Centro ed accoglimento secondo la routine consolidata
- Sistemazione in aula e conversazione iniziale
*1 Gioco a coppie: "Vediamo oggi chi vince"
*1 Vedi la lezione N°6
*2 Conversazione con un educatore
*2 Vedi la lezione N°6
- Gioco libero all'aperto
- Break in cucina e conversazione
*3 Allenamento al Problem Solving sociale
*3 Si sono visionati spezzoni di film che presentavano situazioni di comportamento sociale paradossali e comiche (tratti da pellicole di Stanlio ed Ollio, Charlot e Totò)
I ragazzi sono stati invitati a descrivere la scena che più li aveva colpiti, ad indicare perchè e per quale aspetto il comportamento sociale dei protagonisti era inadeguato ed assurdo, a dire in qulae modo semplice ed adeguato il problema poteva essere risolto
Risate e gran divertimento per tutti soprattutto con la pellicola di Stanlio ed Ollio, tranne che per Stefania. Stanlio, col collo incastrato nell'albero di una barca a vela, si libera faticosamente da sè utilizzando una sega, mettendo apparentemente a repentaglio la propria incolumità. Naturalmente la gag si risolve felicemente per Stanlio, meno per Ollio che, quando l'albero maestro cade, viene scaraventato in acqua.
La situazione comica e paradossale di Stanlio che rischia di segarsi il collo e il conseguente bagno di Ollio ha provocato in Stefania una reazione di spavento. Il suo commento alla scena è stato: "Quello è uno stupido. Ho avuto paura, me ne vado" ed a Stefania è stato consentito di allontanarsi dall'aula. Quello che per tutti era stato fonte di divertimento per lei diventava motivo di ansia e di angoscia.
- Giochi finali collettivi e saluto
LEZIONE N. 9
Temi principali:
feedback delle lezioni precedenti
preparazione e partecipazione ad una festa in casa di ospiti
Svolgimento della lezione
- Arrivo al Centro ed accoglimento secondo la routine consolidata
*1 - In aula: "Come è andata durante l'ultimo mese?" - "Quali abilità sociali abbiamo usato?"
*1 - Racconto di situazioni sociali in cui si sono espressi emozioni e sentimenti
*2 - Conversazione su tema "Partecipazione ad una festa" (ragazzo/educatore)
*2 - Traccia strutturata di conversazione:
- conoscere il significato di festa
- parlare di feste cui si è partecipato
- cosa piace di una festa e cosa non piace
- cosa si fa ad una festa
- per stare bene e divertirsi ad una festa cosa fare
- come si organizza una festa e qual è un compito gradito che ognuno potrebbe svolgere
*3 - Conversazione collettiva sul tema ed attribuzione dei compiti
*3 -Role play di gruppo: "Saluto alla padrona di casa, presentarsi all'ospite"
- Come si aiuta la padrona di casa, attribuzione delle incombenze: preparare gli snacks, friggere le patatine, curare il fuoco nel camino, tagliare il salame, mettere la musica
- Conversazione "Cosa si può fare durante la festa cui siamo stati invitati"
*4 - Partenza, in autobus, per la casa in cui siamo stati invitati
*5 - Alla festa
*5 - Saluto alla padrona di casa e presentazioni
- Preparazione della festa secondo i compiti prescelti
- Merenda e conversazione a tavola
- Proiezione di diapositive scattate durante i corso, commenti sull'esperienza vissuta
- Gioco collettivo
- Congedo dalla padrona di casa
Un momento particolarmente piacevole durante la festa l'abbiamo vissuto con la proiezione delle diapositive. I ragazzi hanno commentato le immagini, si sono ricordati delle circostanze in cui erano state scattate. Abbiamo riso assieme specialmente quando Vlado ha avuto difficoltà nel riconoscersi ed ha esclamato, dopo che gli era stata fatta notare la distrazione:"Ah già, sono io!" dandosi una pacca sulla fronte.
*6 - Ritorno al Centro. In aula.
*6 - Commenti sulla festa